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lunedì 15 marzo 2010

Cristiana Palandri "Noiseless" Solo Exhibition at Scaramouche

12 marzo - 2 maggio 2010
Venerdi scorso la galleria Scaramouche ha inaugurato l'ultima solo exhibition prima di trasferirsi nel nuovo spazio in Orchard Street.
Artisti, galleristi, collezionisti, giornalisti e semplici appassionati di arte hanno partecipato numerosi alla personale della giovane artista fiorentina Cristiana Palandri.

Sculture, disegni, installazioni con cera, acqua, piume e soprattuttto capelli. Materiali organici fragilissimi e allo stesso tempo eterni si fondono, si intrecciano, si muovono, creano nuove forme e nuovi soggetti. Vita e arte si confondono. Le visioni di Cristiana si trasformano in vere e proprie opere d'arte che parlano di lei, che scoprono aspetti altrimenti celati, svelano mondi inesistenti.

In questo caso lo spazio della galleria è lo spazio di lavoro dell'artista. Le sculture nascono e si modellano sulla base di esso. Queste opere dimostrano la forza e allo stesso tempo la fragilità di questa giovane donna alla ricerca di sé e di altre possibilità dell'essere.


scaramoucheart.com

venerdì 5 marzo 2010

VINICIO CAPOSSELA A "LE POISSON ROUGE"



Musica, poesia, parola, gioco, filastrocca.
Maghi, cappellai, giocolieri, prestigiatori.
Il circo, l'arena, il teatro, le maschere.
Bestie, dannati dell'inferno e della terra.
Il mito, l'ebrezza, Dioniso.
L'abbandono, la vita, l'amore.
Questo è lo Spettacolo di Vinicio Capossela.

www.lepoissonrouge.com

MY FIRST DINER and...IABO


Incredibile come a NY tutte le scuse siano buone per attaccare discorso. Può essere qualcosa che ti cade per terra, lo sguardo che si sofferma un secondo in più su una persona, l'indecisione di un istante. Di solito capita con i New Yorkers. Ieri invece è accaduto con un italiano. Dopo la visita all'Independent mi sono fermata per un vero American Cheeseburger all'EMPIRE DINER sulla decima strada (www.empire-diner.com). Si dice che "Everyone eats here sooner or later" e così è accaduto anche a me. La struttura è quella tipica degli American Diners. Nonostante sia tutto così moderno e splendente l'atmosfera all'interno è fuori dal tempo. Dopo aver divorato il mio hamburger (13$) e aver bevuto tutta la mia IPA (India pale ale, un tipo di birra locale - 7$)ho un'esitazione sulla metro. Inizio a cercare sulla mappa e dopo pochi istanti il mio vicino di bancone inzia a parlarmi. Va a finire che è un artista di Napoli (con mamma americana) a Ny per la settimana dell'arte. Sembra che a Napoli, dopo aver "invaso" la città negli anni '90 con tutti i suoi graffiti, sia piuttosto famoso. Terminata la carriera da Writer adesso è un artista a 360 °che collabora con i più grandi musei e gallerie napoletane. In questi giorni sta distribuendo il suo portfolio. Me ne regala uno. Mi spiega che a Napoli c'è la cosiddetta pizza a portafoglio, così lui ha creato la "pizza a portfolio". Si tratta di un cd (il suo portfolio, appunto) ed una pizzetta sottovuoto! Una vera e propria opera d'arte che sto conservando nel surgelatore! Andate a visitare il suo sito...www.iabo.it...io intanto aspetto che Mr. IABO diventi molto molto quotato!!!

INDEPENDENT


Ieri dalle 4 alle 9 p.m. c’è stata l’inaugurazione di INDEPENDENT, una collettiva di gallerie sulla 22nd Street. Tre piani espositivi a disposizione di 40 gallerie provenienti da tutto il mondo. Ampi spazi bianchi dove gli spettatori diventano parte dell’opera d’arte totale, di cui i pezzi dei vari artisti fanno parte. Persone che si muovono, che parlano, colori, oggetti di uso quotidiano rivisitati e fatti rivivere sotto forme, aspetti e funzioni diverse. Voci, video, foto.
No reason to say no.

www.independentnewyork.com

THE ARMORY SHOW 3-7 marzo 2010


A NY dopo la settimana della moda è la volta di quella dell’arte. Artisti da tutto il mondo convogliano qui per incontrare, farsi vedere, proporre. Oltre alla fiera principale (the Armory Show), che è una vera e propria mostra mercato, la città offre una serie di inaugurazioni ed esposizioni, nonché inaccessibili party notturni! Immensi spazi dove le varie gallerie possono far esporre i propri “protetti”.

www.thearmoryshow.com

mercoledì 3 marzo 2010

Dominique Perrault al Moma


Feb 22
Museum of Modern Art

Architecture and urban policy / a French season in NY
The department of architecture and design at the Museum of modern Art and the cultural Services of the French Embassy

In conversation:
Dominique Perrault and Barry Bergdoll (prof. di storia dell’architettura alla Columbia University e nuovo curatore della sezione architettura e design del Moma)


Io e la mia roommate arriviamo poco istruite e affannate. In aula architetti, designer, insegnanti. Dopo una breve introduzione di Bergdoll, Perrault inizia a parlare. Lentamente comincia a farsi chiara la sua idea di architettura. Prima attraverso un video in cui vengono mostrate molto dettagliatamente le sue ultime opere e i concorsi in atto, poi grazie alla sua spiegazione ed alle domande del pubblico. Nel filmato vengono presentati gli ultimi progetti e in particolare l’università femminile di Seoul. Un immenso edificio sotterraneo, attraversato da una strada dalla quale si accede all’università Oltre alla bellezza, quello che colpisce è la funzionalità di questi spazi e l’uso della luce solare per illuminare edifici anche sotterranei. La sua idea di architettura è intesa come “creazione di una nuova natura”. Architettura quindi come qualcosa di non naturale, ma artificiale. Perrault è molto interessato al paesaggio, ma anche questo è “costruito”. I suoi paesaggi sono progettati come edifici, con strade, case, parchi, dove la gente può vivere e abitare. L’artificio quindi come nuova via per il futuro.
Un altro esempio che colpisce è il suo progetto presentato per la città di Nantes, dove intorno a costruzioni antiche Perrault immagina e progetta un paesaggio totalmente nuovo e moderno, con pavimenti in vetro che danno luce sottoterra e che creano dall’esterno un effetto tipo acqua. Nell’interesse generale Perrault conclude augurandosi una nuova architettura europea, un’architettura che riesca a creare nuovi spazi, nuovi paesaggi e un liaison tra le varie città minori.

Ultime opere e progetti:

Bibliothèque nationale de France
Velodromo e piscina olimpica di Berlino
Nuova università femminile di seoul
Progetti a Napoli e Palermo
Concorso in Spagna
Nuovo progetto a Nantes

www.perraultarchitecte.com

Venti giorni dopo...


Il mio viaggio parte da New York. Una fredda NY di inizio febbraio. Dopo quasi 20 giorni mi sento praticamente a casa ma guardo dalla finestra di camera e continuo a vedere neve. Per quanto durerà ancora?

Il Viaggio


Partenza lunedì 8 febbraio dall’aeroporto di Pisa alle ore 14,05. Due ore di stop a London dove inizio ad assaporare la “solitudine”. La neve e il buio fuori fanno venire voglia di ripartire prima possibile. Il volo fino al JFK dura circa 8 ore. Otto ore di sonno, di lettura, di film, di musica. Pollo al curry, Bride war e Grand Torino. All’aeroporto i controlli di routine. Finalmente sono fuori. Respiro l’aria newyorkese. Fa freddo. In fila ai taxi un signore guarda la mia valigia ed esclama “that’s one way…!” Annuisco, ma sono troppo stanca e frastornata per interloquire e soprattutto per capire davvero dove sono e cosa sto facendo! Salgo sul taxi e via verso Brooklyn. Arrivo a “casa” intorno a mezzanotte. Milsa e Delyla ( il cane) mi stanno aspettando. Sembrano simpatiche. L’edificio non fa una bella impressione, soprattutto all’interno. La mia valigia è pesantissima. E tre piani non sono pochi. L’appartamento invece è molto carino. Proprio come nelle foto del sito (craigslist.org). La camera è luminosa e il letto è grande. Parquet, tappezzeria azzurra e tante candele. E’ l’ora di dormire…